Forte o batteria Mezzaluna

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La cartografia antica di Milazzo lo rappresenta già alla fine del XVII secolo, inserito nel sistema difensivo della città di Milazzo e del suo porto, con una pianta di dettaglio del Langger eseguita nel 1823, ove sono presenti quattro cannoniere ed alcuni ambienti coperti per il ricovero della guarnigione e delle polveri.

La posizione strategica lo ha destinato nel secondo conflitto mondiale a luogo di posizionamento di ridotta o bunker, tutt’oggi esistente anche se parzialmente “mimetizzato” da un murales che copre la cupola e rappresenta un miracolo di San Francesco da Paola. Lungo i fianchi della batteria sono ancora visibili i lavatoi di Vaccarella.

Fulco C., Picciolo L., Le torri di Milazzo – 2. Il Capo, in Milazzo Nostra